Titti Castrini e la ballata degli amici sparsi
a cura di Gianlidia Tonoli
fotografie di Giuliano Radici
Eccolo, Vincenzo Titti Castrini con il suo cappello calato, il gilet, abbracciato alla sua fisarmonica. Intenso respira la sua musica, le sue parole, offrendo al pubblico la “sua parte migliore… il suo poco di buono”. Restiamo sospesi tra il tempo trascorso e parole senza tempo. Ricordi indelebili di notti intense, ambienti spesso ingolfati di festa. Suona per tutti. Per chi lo incontra e per chi lo segue, lasciando passi tracciati nel viaggio trascorso. Momenti da ricordare. Quando l’amore c’è. Tango, jazz, swing, passione, ricordi e realtà. Sono queste le sue parole…
Stimoli armonici e melodici innovativi, arricchiti da una forte personalità musicale e da un talento istintivo, dimostrati da un equilibrio artistico perfetto.
VIRTUOSISMI SPONTANEI?
Spesso la fisarmonica è accostata a virtuosismi, a tal proposito esistono persino campionati di fisarmonica, ma io mi discosto… non trovo la mia dimensione musicale nella ricerca di una tecnica da esibire, bensì attingo dalla natura l’origine del suono. Ascolto la magia della vita, la terra, le tradizioni, mi avvicino a posti e luoghi per ricercare le mie sonorità.
DOVE ATTINGI L’ISPIRAZIONE?
In questo periodo storico, la musica contemporanea ha toccato ogni genere d’espressione. La multisonorità interpretata da supporti elettronici, digitali, multimediali ha tralasciato l’espressione vera del musicista. Io ascolto tutto quello che mi circonda, sono contaminato da infiniti stimoli musicali, da artisti ma anche da rumori comuni.
COINVOLGI LA TUA PLATEA CON UN DIALOGO FLUIDO. INFLUENZI IL TUO PUBBLICO NELLA SCOPERTA DI UN LINGUAGGIO MUSICALE MOLTO PARTICOLARE…
Io cerco di far uscire tutto quello che sono, quello che trasmetto sono le mie origini. Ho suonato in situazioni molto diverse nel corso della mia carriera…locali, feste, teatri, strade…Quello che faccio è restituire al mio pubblico quello che respiro fra di loro, l’energia che mi trasmette e che mi coinvolge emotivamente.
…NON SARA’ QUESTA LA TUA NOTA BLU ? ( ovvero per chi è a digiuno di nozioni tecniche: la nota blu può essere paragonata ad un sasso lanciato in acqua…I cerchi rappresentano i suoni armonici più lontani dalla vibrazione, dalla nota fondamentale dell’accordo…non sono note per tutti e questo ne fa la differenza. Il nostro orecchio ascolta elementi pratici, ma non rifiuta suoni che influiscono sul dinamismo del pensiero aprendo orizzonti infiniti)
Vero! Un elemento solido come un sasso può creare tante vibrazioni…ecco la ricerca del mio suono. Mi fanno vibrare di più le note dell’anima che quelle di molti virtuosismi. Mio padre, vero amante della musica, mi diceva sempre: “ Suona poche note, ma suonale con il cuore!”
LA TUA FAMIGLIA HA AVUTO UN RUOLO IMPORTANTE NELLA TUA FORMAZIONE?
Senza dubbio. Ho dedicato a mio nonno, fisarmonicista, partito per la guerra e mai più tornato un brano BIANCA NICOLAJEWKA ( io aggiungo, splendido!). Di lui mio padre, ha visto tornare solo la fisarmonica e questo ha inciso nelle nostre vite la musica!
JAZZ, TANGHI, MILONGHE…
Sono rapito dalla contaminazione etnica, soprattutto quella che mi avvicina alle tradizioni della gente. Risorse umane ed artistiche che non possono che arricchire ogni individuo.
IN ARRIVO UN NUOVO CD, COSA CI ANTICIPI? LA BALLATA DEGLI AMICI SPARSI.
Ho lavorato molto sul suono, ma anche sui rumori e sull’effettistica. Il rumore del cancello di casa riconduce al tempo passato, alla casa, alla famiglia così come i rumori a cui siamo abituati aprendo una finestra. Ogni rumore ci appartiene.
Il suono della tradizione interpretato da una banda, associato alla composizione di un rumorista e allo swing della fisarmonica, nel mio prossimo CD saranno un brano! Lavoro con musicisti che utilizzano suoni della natura. Abbiamo suonato sulla riva di un fiume e utilizzato per le sonorità frasche, bidoni dell’immondizia e sassi, dialogando con lo scorrere dell’acqua in un accordo perfetto! all’interno del disco ho dedicato una piccola suite, un collage di due canzoni ad Alda Merini scritte in collaborazione con Mauro Ottolini.
Per contatti:
Facebook: Vincenzo Titti Castrini
www.myspace.com